sabato 19 aprile 2008

Circuiti da Leggenda: Passo della Raticosa

"Il Passo della Raticosa è un valico dell'appennino tosco-romagnolo posto ad un'altitudine di 968 m s.l.m.. È ubicato in provincia di Firenze, nel comune di Firenzuola, lungo la ex Strada Statale 65 della Futa. Durante la seconda guerra mondiale fu presidiato dalla linea difensiva tedesca denominata Linea Gotica"

Uhmmm, solo questo?!?


Certamente no! In tema di motori, la provincia di Bologna vanta un primato da pochi conosciuto: 84 marchi motociclistici, succedutisi nel tempo nati dalla passione della gente per le macchine. Infatti, fin dal medioevo, Bologna iniziò a sviluppare macchine automatiche. Ad esempio, nel 1859 l'economia bolognese era basata principalmente sull' industria tessile. L’industria motoristica conobbe un grande sviluppo tecnologico negli anni ’20, al termine del primo conflitto mondiale. Le nuove conoscenze tecniche e la conseguente richiesta di mezzi di locomozione a buon mercato avevano creato fermento nel settore, anche a Bologna, dove erano nate le prime ditte che producevano biciclette a motore, dapprima con motori DKW (Aquila, Beyer, Diana, De Togni), poi con propulsori costruiti in proprio (M.B.R., Augusta-F.I.A.B., G.D, M.M., Dall’Oglio). La presenza di tecnici qualificati, di officine specializzate, di piloti di valore e di varie associazioni che radunavano gli appassionati del settore costituituirono un fertile terreno per la nascente industria motociclistica bolognese.

Nomi come Ducati, Maserati, Weber, GD, Verlicchi fanno subito pensare all'importanza nazionale e internazionale del comparto meccanico bolognese… E' storia sportiva e storia industriale. I costruttori, erano spesso anche i collaudatori e i piloti dei loro prodotti … I piloti, quei pazzi che mangiavano polvere sulle piste e le strade di una Italia ancora senza o con poco asfalto e molta miseria. I mitici Sandri, Raggi, Ruggeri, ma anche i più "giovani" Agostini e Provini, Nieto e Reggiani, hanno corso sulle moto bolognesi. Moto da corsa e non solo: Morini, Malaguti, Malanca, Cimatti, Testi, Minarelli, Italjet. Piccoli gioielli che i più smanettoni modificavano con componenti di fama mondiale: i telai Verlicchi, le sospensioni Marzocchi, i carburatori Malossi … e mille altri.

Moto da portare sui colli, a curvare sulla Futa, fino al passo della Raticosa...
la classica Bologna-Raticosa è in programma per il 4 e 5 giugno prossimi!

2 commenti:

Antonio ha detto...

"Il mio ferro", non ho mai sentito un modo più bello di chiamare la propria moto....

Antonio ha detto...

"Il mio ferro", non ho mai sentito un modo più bello di chiamare la propria moto....