
Soli, sul proprio destriero d'acciaio.
Il rombo pulsante del motore,il paesaggio che scorre, l'aria fresca di una splendida giornata di sole, il riflesso luccicante sul nastro d'asfalto.
Si accende una spia.
Come una volta gli indiani d'america posavano l'orecchio a terra, avvicinando il cuore e l'anima alla loro madre, ammettendo implicitamente la loro umiltà,
l'essere figli di un'unica tribù, l'armonia con l'universo di cui facevano parte, così il motociclista leva il piede dalla pedalina e posa lo stivale
consunto da ore ed ore macinate sulla strada, per sentire l'asfalto, per capire quello che ha da dire. Milioni di impulsi elettrici arrivano al cervello per analizzare il delicato connubio gomma-strada, il grip. In quello strano momento, anche se per un attimo, siamo anche noi figli della stessa madre, ritorniamo alle origini un pò selvaggie della nostra tribù, il
tatto e la vista sono le nostre vie di comunicazione con il mondo.Così stamane vedendo un centauro fare quel semplice gesto, strisciare il piede a terra prima di una curva, ho pensato a quante volte l'ho fatto anch'io e che
in fondo, per quanto diversi possiamo essere, noi motociclisti apparteniamo ad una stessa famiglia.
l'essere figli di un'unica tribù, l'armonia con l'universo di cui facevano parte, così il motociclista leva il piede dalla pedalina e posa lo stivale
consunto da ore ed ore macinate sulla strada, per sentire l'asfalto, per capire quello che ha da dire. Milioni di impulsi elettrici arrivano al cervello per analizzare il delicato connubio gomma-strada, il grip. In quello strano momento, anche se per un attimo, siamo anche noi figli della stessa madre, ritorniamo alle origini un pò selvaggie della nostra tribù, il
tatto e la vista sono le nostre vie di comunicazione con il mondo.Così stamane vedendo un centauro fare quel semplice gesto, strisciare il piede a terra prima di una curva, ho pensato a quante volte l'ho fatto anch'io e che
in fondo, per quanto diversi possiamo essere, noi motociclisti apparteniamo ad una stessa famiglia.
5 commenti:
Bella Nic,
mi piace...è proprio vero, noi motociclisti abbiamo una sensibilità ed un acume superiore agli altri. Questo ci permette di essere una spanna sopra la media almeno dal punto di vista della guida. Mi piace l'idea di far parte di una tribù come i vecchi indiani d'america uhu uhu uhu uhu uhu
beh, non è solo sentire l'asfalto, è anche annusare l'aria, annusare gli scarichi di chi ci precede e... ascoltare la gomma
Ascoltare la gomma? Ma se ti porti ogni volta il termometro infrarossi in pista per misurarne la temperatura! ;)
Bella Nick!
IO sabato sono entato a Franciacorta sotto la pioggia battente, ho girato sotto ai 2' e ho sorpassato un sacco di gente ascoltando la gomma fino a che non ho derapato un po' troppo...
Quindi non ho bisogno del termometro
Vedo che la mia foto è piaciuta...
In quella foto ero in pista ad adria, e siccome sapevo dove era il fotografo ho voluto fare qualche giro passando con la mano ad accarezzare l'asfalto... ;-)
Freud (www.terremotor.it)
http://img112.imageshack.us/img112/152/freudsg3.jpg
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