Ecco, vi siete già sbagliati. Questa non è la solita storia che racconta di come la nostra passione comporti una rapida ed inarrestabile dissoluzione del nostro misero stipendio o di quanti soldi servano per correre "seriamente" in moto.Non voglio nemmeno addentrarmi nel luogo comune "vince ed è più veloce in moto chi ha più soldi"...Quelli che la passione vera del motociclismo ce l'hanno nel cuore racocntano di uomini, di leggende, di sogni, non di gare, soldi o tempi sul giro.
Voglio allora parlarvi di un concetto che mi ha molto colpito, quello dell' ATTENZIONE (ed il paragone con i soldi che si hanno nel portafogli) descritto nel mitico libro di Keith Code "A Twist of the Wrist", fondatore della superbike school (www.superbikeschool.com - PS Andatevi a vedere questo sito, ve lo consiglio: ci sono vere e proprie perle ed immagini storiche nella gallery che vi faranno venire i brividi). Lo trovato leggendo un pò in giro su internet e scopiazzando qua e la.
"L'attenzione e' come i soldi che abbiamo nel portafogli: ha un limite. Ogni persona ne ha una certa quantita'e la natura li dispensa in maniera casuale tra gli uomini. (Magari quella volta Haga e Valentino hanno avuto una botta di c...!!)Se nel nostro portafogli dell'attenzione abbiamo "cento euro" e' chiaro che non possiamo spenderne duecento.Quando abbiamo cominciato a guidare la moto (che emozioni e che bei ricordi eh??) probabilmente spendevamo circa 98 euro nel lasciare andare la frizione senza spegnere il motore. Adesso ci investiamo circa 10 centesimi. Tutti pensiamo, oggi, di fare un certo numero di cose automaticamente: il colpo di gas in scalata, il bilanciamento dei freni, il rilascio della frizione, lo sguardo alle condizioni dell'asfalto, eccetera.Non e' vero! Tutte queste attivita' richiedono una certa attenzione, soldi, che con l'esperienza scendono al minimo.Quando avremo ridotto il nostro livello di "spesa" ad 1 euro per un gran numero di operazioni, ci rimarranno novantanove euro di attenzione da dedicare alle cose importanti della guida.La guida ora può essere considerata come un insieme di decisioni che prendiamo ad ogni istante. Ce ne se sono così tante da prendere in ogni istante, ad ogni curva, che è difficile numerarle.Se avessimo abbastanza esperienza di guida sportiva da prendere, per esempio, il 50 per cento di decisioni corrette, saremo probabilmente dei discreti piloti.Ci sono sempre decisioni da prendere su cose che non abbiamo capito. E allora, ecco che i nostri 99 euro si esauriscono di botto, e possiamo addirittura andare in rosso. Di colpo, la nostra attenzione e' tutta fissata su questo problema ( mi e' scappato il posteriore, per fortuna che non sono volato....) e, se non recuperiamo in fretta, ci telefona la banca (un bel dritto nella curva successiva perche', distratti dalla scodata, abbiamo sbagliato la staccata).Quindi, per guidare "bene" non basta saper compiere le operazioni necessarie: bisogna imparare ad osservarle e comprenderle in profondità.Osservare con attenzione il proprio modo di guida, guardare le proprie foto (per la postura), confrontarsi con gli amici (gli allenatori più severi!!) e' l'unico sistema per migliorarsi. Se sai quello che hai fatto, saprai cosa cambiare. Se non sai quello che hai fatto, continuerai a ripetere l'errore o - peggio - cercherai di correggerlo a caso, con conseguenze potenzialmente disastrose."
Perchè mi ha colpito questo pensiero? perchè l'ho sentito subito mio, perchè in fin dei conti è una lezione di vita, perchè forse invecchiando si raggiunge una consapevolezza delle cose che ti fa dire "caspita, è vero...!" e perchè ad ognuno di noi sarà capitato almeno una volta nella vita di sentirsi chiedere : "ma come fai a fare quella curva così?"... bhe, ecco la risposta.
Perchè ve l'ho raccontato? perchè tutte le belle cose, se non vengono condivise con gli amici, non valgono nulla.
Nic
giovedì 10 aprile 2008
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5 commenti:
Nella vita, specie chi ha famiglia, abbiamo molti doveri....molte cose a cui pensare, spese da fare, rate da pagare, etc etc....se ci togliamo pero' anche la possibilita', almeno di tanto in tanto, di coltivare la nostra passione, ma che vita e'?!?! E per coltivare la nostra passione non intendo andare in pista a fare il tempo (ho visto spesso motociclisti che si credevano piloti e che erano talmente concentrati da non riuscire a divertirsi in quello che stavano facendo!), ma condividere con amici un giro in moto, su pista o in strada, con una bella bevuta e mangiata (e magari chiaxxxx!)....
Grandissimo Tony e grandissimo Nic,
attenzione, divertimento, passione, condivisione e stare in compagnia!!! Evviva la moto e evviva la fi..!!!!
Nic intanto complimenti per questo pezzo, molto bello.
In riferimento all'articolo precedente 'Motociclismo con la M maiuscola',sensa voler togliere nulla alle indiscutibili doti di giornalismo motociclistico del nonno Albe, comunque è un mio pezzo. Ciao.
ps: è già da parecchio tempo che mando i miei articoletti a Motosprint, Superbike, In Moto e che cerco dei contatti per essere inserito in questo mondo ma è difficilissimo e non ti caga nessuno.
OPS! scusa tanto, giro il complimento a te. Comunque anche il buon Albe quando scrive è molto bravo. E' un'ottima competizione.
Nessun problema figurati....a proposito del nonno Albe, ieri sera ha detto che ha delle perle in canna da propinarci prossimamente....
ciao
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