

Da quando son tornato dall’Isola, mi sento sempre ripetere queste banali domande: ‘’Come è stato??’’, ‘’Ma…ti sei divertito??’’ No signori…. non sono le domande adatte per questo tipo di esperienza, non lo sono semplicemente perché non esiste una risposta o meglio, non esiste una risposta idonea ed esaustiva che sia in grado di descrivere cosa si possa provare in quell’isola sul mare d’Irlanda che porta il nome di ‘’Isle of Man’’.C’è un bellissimo libro di Mario Donnini che si intitola ‘’Tourist Trophy La corsa proibita’’ (forse uno dei più bei libri sul motociclismo che ci siano in circolazione) il quale tenta di spiegare cosa sia il TT attraverso immagini di vita vissuta, testimonianze, aneddoti e brevi interviste. Lo ammetto, quando l’ho letto in tutto il suo romanticismo narrativo mi sono ulteriormente innamorato di questo evento, ma mai avrei immaginato cosa in realtà potesse essere.C’è un punto del libro dove Donnini apre un intervista ad Helmut Daehne con questo paragone:il TT e il vecchio Nurburgring stanno al motociclismo come Fatima e Lourdes stanno al cattolicesimo. Ammetto che quando ho letto ciò ho fatto un piccolo sorrisetto e non immaginavo nemmeno lontanamente quanto il vecchio Donnini avesse ragione. Il Ring non l’ho ancora fatto ma il TT nella sua essenza è quanto basta per far cambiare i parametri motociclisti a qualsiasi appassionato con la A maiuscola. Questo perché il TT non è per tutti, non è per quelli che hanno conosciuto la passione solo negli ultimi anni con il fenomeno Rossi ma è dedicato esclusivamente a quelli che sanno apprezzare le corse delle moto nella loro essenza e nella maniera più romantica e che sanno vederne le sfaccettature al di là delle prestazioni belle e buone. Non per vantarmi, ma seguo le corse delle moto da tanti anni e per questo so quello che dico.Cercherò ora di descrivere cos’è il TT da me vissuto insieme agli altri 6 fortunati amici con i quali ho condiviso questa esperienza unica. Chiedo scusa fin da subito se dimenticherò qualche momento ma sono stati talmente tanti in questi 5 giorni, un full-immersion di emozioni pazzesche: il TT è andare a Kirk Michael e veder sfrecciare in mezzo alle case questi eroi senza tempo a quasi 270 all’ora e chiedersi se quello che stai vedendo è vero oppure no!!!Il TT è appostarsi a Rhencullen e veder arrivare i Sidecar in maniera scomposta per poi vederli sparire ingoiati dal nastro d’asfalto…guardarci negli occhi tra di noi e ingoiare un urlo di gioia misto a spavento…infatti lo giuro i side sono paurosi dal vivo!!!!!Il TT è andare sui paddock e sui box e camminare tra i piloti, imbattersi in Guy Martin, in Ian Lougher o addirittura a Jim Redman e fare la foto accanto a lui sulla Mv Agusta.Il TT è vedere alcune delle moto che hanno fatto la storia di questo sport: dalla Moto Guzzi, alla Benelli, alla Norton passando per la Gilera, la MV e arrivare alle Honda, sentire il loro rumore, gli scarichi aperti e l’odore del ricinato dei vecchi 2 tempi.Il TT è incontrare Tommy Robb campione del mondo e vincitore di alcuni TT, curvo sulla schiena per i continui incidenti e appoggiato ad una stampella, per poi vederlo a cavallo della sua Honda giù per Bray Hill come un forsennato durante il Lap of Honour….già Bray Hill, mi vengono ancora i brividi al ricordo delle SuperBike durante la gara delle Senior a 280 all’ora che spanciavano sulla compressione…robe da non credere!!!!!!.Il TT è anche incontrare il furgone di un NewComer inglese (un novellino) con la moglie e le due bellissime bambine bionde con la più piccola seduta sul sellino della sua R6 azzurra e chiedergli come è stata l’esperienza con la voce rotta dall’emozione…..ma probabilmente queste sono cose che abbiamo sentito noi in quel momento e che difficilmente possono essere comprese.Il TT è vedere il Lap of Honour con a capo Mino Agostini a bordo della sua fantastica MV e vedere queste moto uniche sfrecciare lungo il nastro d’asfalto.Il TT è vedere la contrapposizione pazzesca tra questi meravigliosi e semplici ragazzi disponibilialla foto, alla battuta, al consiglio (pensate… Alberto è andato a chiedere ad uno dei 2 piloti del team Argentina come si trovasse con un nuovo tipo di ammortizzatore di sterzo e il bello è che questo gli ha risposto spiegandogli e mimandogli le reazioni delle moto sugli scollinamenti del tracciato) e vederli poi a cavallo dei loro tecnologici bolidi a sfidare il tremendo tracciato del TT.Il TT è veder vincere John McGuinnes nella gara Senior a 205 e passa di media, fare il record di 333 km all’ora a Creg-ny-Baa e poi andarlo a disturbare quando è col suo bambino in braccio per farti fare un autografo sul cappellino e una foto, oppure vedere Roby Rolfo per chiedergli come va e quando lo vedremo correre al TT.Il TT è camminare per Douglas di mattina presto e incontrare Ago che passeggia con il figlio di Pattoni (il costruttore della Paton 500 – i più appassionati ricorderanno ) fermarsi con lui e cominciare ad ascoltare alcuni aneddoti di Ago che prende ‘’la paga’’ da Pasolini a Imola e che poi 10 giorni dopo si reincontrano al ‘’Ring’’ e Giacomo si rifà subito e sconfigge di netto il rivale.Il TT non è solo TT ma è anche Southern 100 (un’altra corsa che si fa al sud dell’isola e che fa accapponare la pelle al solo pensiero) ed è soprattutto mettersi all’interno di una curva dietro al muretto e vedere sfrecciare il casco dei piloti a 30/40 cm da te…….Queste e molte altre sono le cose che ho visto e vissuto all’Isola e che non dimenticherò mai per il resto della vita.Auguro a tutti i veri appassionati di godere un giorno di questo spettacolo che considero unico e fenomenale sotto tutti gli aspetti….
Birex
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