mercoledì 19 marzo 2008

ALCUNE COMPAGNE DI VITA











Mi ritengo di essere stato, e lo sono tuttora per molti aspetti, una persona fortunata.
Ho avuto dei genitori che mi hanno accontentato parecchio...Sono stato figlio unico e questo, come molti sanno, comporta qualche problemino ma anche tantissimi vantaggi. Ho avuto poi un padre che da giovane adorava le moto ma che non ha mai potuto comprarsele…ecco allora che con me ha potuto esaudire il suo antico desiderio (il Morini Settebello 175, la Laverda 75, la Moto Guzzi Stornello o il Falcone rappresentavano alcuni dei suoi sogni).
Ho posseduto parecchie moto nei miei quasi 23 anni di carriera motociclistica, ho guidato moto da enduro (era la moto di culto degli anni 80), stradali carenate e naked e ho avuto qualche esperienza non agonistica con il cross….. per me la moto è come un accessorio indispensabile per l’esistenza, ‘Una domenica senza moto è come un giorno senza sole’ si dirà in seguito…..so che molti penseranno ‘questo è malato’ ma è la verità….un giro in moto con gli amici sui passi di montagna o una giornata in pista a Imola o Misano ti danno qualcosa che poche altre cose sanno darti.
Di seguito elencherò e descriverò alcune delle più belle e significative moto che ho posseduto.
Non vogliatemene, la mia non vuole assolutamente essere una banale lista per dirvi quanto figo sono stato o altre cazzate del genere per gasarmi….voglio solo condividere vecchi ricordi e momenti passati a bordo di moto che hanno segnato la mia esistenza motociclistica.
Honda NS 125F (1986): bella, nuda e pura….con la colorazione Rothmans mi ha fatto sognare di essere Fast Freddie (per quelli che non sanno, mi sto riferendo a Freddie Spencer l’unico dell’epoca moderna a vincere nello stesso anno il mondiale 250 e 500 con la Honda). La prima stradale che ho avuto e la prima a filare a 150 effettivi….purtroppo l’ho distrutta ad un incrocio schiantandomi sul muso di un serie 7.

Yamaha TZR 250R (1987): favolosa, mitica, un’icona. Disco anteriore da 320 come l’FZR 1000. Bicilindrico in linea frontemarcia, ammissione lamellare, 57 cv alla ruota, oltre 200 all’ora. Un missile silenzioso che fendeva l’aria. Portanumeri verdi e numero 2 di Luca Cadalora che in quella stagione correva con il team Agostini Yamaha in 250. Aneddoto: un giorno ad un semaforo mi trovai affiancato alla blasonatissima GPZ 600 Kawasaki, scattò il verde e conseguentemente la sfida, beh ragazzi restammo pari nei primi metri ma quando la mia piccola belva entrò in coppia, passai in testa e non ci fu più niente da fare. La vendetti dopo un anno un po’ perché rischiai di ammazzarmi più volte e un po’ perché preferii buttarmi nel mondo dell’enduro.

Kawasaki KLR 600 (1991): ‘Non prenderti il Kawa’ mi dissero ‘Vai sul sicuro, prenditi l’XT’. Quelli che mi dicevano queste cose non avevano mai guidato probabilmente un KLR. Io le ho guidate entrambe e posso dire che un monocilindrico pazzesco e cattivo come quello che equipaggiava il Kawa non si è più trovato: un mono che girava fino a 9000 giri era una cosa straordinaria per l’epoca…unico problema mangiava tantissimo olio e bisognava starci molto attenti, ma per il resto…….L’ho venduta solo perché mi sono innamorato di un’altra donna più bella e grande.

Kawasaki ZXR 750 Stinger (1993): che dire, era la donna di cui sopra, il mio sogno fin da quando era stata presentata nell’89 e l’avevo vista da Motoservice in vetrina. Verde come non mai, cattiva, con i due tuboni sul serbatoio che andavano ad alimentare l’airbox. La rividi disponibile, usata e in vendita da Mototre, era stata la moto con la quale Rob Phillis e Aaron Slight correvano e vincevano nell’AMA e con la quale Scott Russel si apprestava ad affrontare la stagione 93 in SBK. Dissi tra me e me 'Quella deve essere mia' e così fu. Insieme a Mary c’ho fatto tantissimi bei giri ed è stata la mia verdona preferita. E’ stata la moto campione del mondo con Russel e vincitrice successivamente di molte altre gare con Antony Gobert e Akira Yanagawa. Nel 98 decisi di venderla per altre verdone più moderne e tecnologiche ma resterà per sempre nel mio cuore di motociclista.

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