martedì 20 gennaio 2009

IL RING

Essere un Ringer è un grande onore per un motociclista....vuol dire essere entrati in contatto per quanto poco con la Pista per eccellenza, con il circuito per antonomasia.....vuol dire essere entrati in contatto con qualcosa di mistico dal punto di vista motociclistico che non ti immagini possa veramente esistere. Ma la pista più bella del mondo esiste eccome ed è lì che ci aspetta anche per il 2009. Ecco alcune foto e nozioni per rinfrescare la memoria di chi ha avuto già la fortuna di esserci e per chi invece quest'anno la affronterà per la prima volta. Unica cosa che mi permetto di consigliare a tutti: il Ring non è il solito tracciato per quanto bello tipo Mugello, Monza ecc, il Ring è qualcosa che va affrontato con rispetto, con umiltà e con la consapevolezza che lì non si va a bastonare nessuno....essere un Ringer significa anche conoscere i propri limiti e sapere che la pista ti porterà rispetto se tu rispetti lei e chi la percorre. Chi vuole fare il tempo, misurarsi con gli altri, superare il compagno per dimostare qualcosa vada a Franciacorta a ad Imola e di certo non venga al Ring per cercare gloria.
Preciso che la descrizione del tracciato non va di pari passo con le foto che sono casuali.
L'Anello nord del Nürburgring, conosciuto come Nordschleife, è ancora oggi utilizzato in maniera abbastanza massiccia: vi si svolgono infatti numerose manifestazioni sportive, dalla seguitissima 24 Ore agli appuntamenti della Langstreckenpokal, oltre a tutta una serie di attività collaterali. Dopo la costruzione del Circuito Grand Prix, l'anello nord è stato privato della sola parte compresa fra la Südkehre (Curva sud) e la Nordkehre (Curva nord): tutto il resto, per fortuna, non ha subito sostanziali mutamenti, almeno dal 1970, anno in cui si resero necessari lavori di ammodernamento e messa in sicurezza di molti tratti giudicati eccessivamente pericolosi. La Nordschleife, che allo stato attuale misura km 20.8, comincia quindi con la difficile serie di “esse” di Hatzenbach, un tradizionale punto di ritrovo dei tifosi tedeschi. Fino al Flugplatz la pista è tutta un saliscendi, prima dell'inizio della parte in discesa vera e propria, che porta al punto più basso del tracciato, il Breidscheid (m 320 s.l.m.). Hatzenbach si trova solo a qualche centinaio di metri dal paese di Nürburg, col famoso castello che domina dall'alto il tracciato. La parte mista continua col tratto di Hocheichen, che conduce verso il Quiddelbacher Höhe: qui la pista diventa sempre più veloce: il tratto rettilineo con dosso dopo il ponte sulla “Bundesstraße 257” conduce al Flugplatz, uno dei luoghi più famosi del Nürburgring, per la presenza di un pericoloso dosso con piega a sinistra, dopo un curvone a destra di per sé già molto impegnativo. La pista scende verso il veloce tratto di Schwedenkreuz e in apnea si arriva alla curva di Aremberg. La discesa si fa sempre più ripida fino al Fuchsröhre e dopo una destra-sinistra con dosso, il tracciato risale leggermente verso l'Adenauer Forst, una “esse” abbastanza stretta. Percorso il rettifilo del Metzgesfeld si raggiunge il Kallenhard, dove la pista sembra farsi largo fra la fitta vegetazione. La foresta si dirada in prossimità di un tratto piuttosto lento ma che richiede molta attenzione: è la sequenza di curve che porta al Wehrseifen, quasi un tornante destrorso in discesa.

Siamo ormai nelle vicinanze dell'abitato di Breidscheid, il punto più basso della pista, e oltre un terzo della Nordschleife è ormai alle spalle. Superato il ponte dell'Ex-Mühle, introdotto da una pericolosa curva piuttosto veloce con nessuna via di fuga, la pista prende a salire con decisione tra l'uscita dell'Ex-Mühle e l'inizio del Bergwerk, il punto tristemente famoso per l'incidente di Niki Lauda al Gran Premio di Germania del '76. Col Kesselchen ci si avvia verso una delle parti più tortuose della Nordschleife, paragonata spesso ad un percorso di una cronoscalata. La pista in effetti risale molto, e il susseguirsi di curve secche, tornanti e dossi rende questa parte alquanto impegnativa. Dopo la serie di curvoni del Kesselchen e del Klostertal, ci si ritrova al bivio dello Steilstrecke (una ripidissima strada lastricata utilizzata in origine per prove di motori e oggi meta prediletta degli appassionati di mountain bike). La pista compie una piega di 180 gradi (Steilstrecke-Kurve) e un breve rettifilo conduce al punto forse più famoso del Nürburgring, il Karussell, il caratteristico tornantone col banking. Si esce dal Karussell per compiere una “esse” che termina con un dosso in prossimità di una “90 gradi” a destra: è lo Hohe Acht, la vetta della Nordschleife insieme alla parte finale del rettifilo di partenza. Nei chilometri successivi si trova un concentrato di difficoltà che non ha eguali in nessun altro circuito del mondo: dopo lo Hedwigshöhe, la doppia combinazione “destra-sinistra” del Wippermann e il dosso dell'Eschbach portano verso il Brünnchen, teatro in passato di spettacolari salti, quando la caratteristica “gobba” era molto più accentuata rispetto ad oggi. Al termine della discesa del Brünnchen si trova una veloce curva a destra in salita (Eiskurve), all'uscita della quale vi è un dosso con una esse in contropendenza, seguita da un altro dosso.





Qui, ancora più che altrove, una perfetta conoscenza del tracciato è necessaria per mantenere la traiettoria giusta: impossibile navigare “a vista”. Le difficoltà non sono terminate: un breve tratto rettilineo porta verso la serpentina dello Pflanzgarten, al termine del quale vi è una delicatissima staccata per una curva a destra, dopo una ripida discesa; la pista risale verso un veloce curvone a destra con dosso, per poi calare verso Schwalbenschwanz, conosciuto anche come il “piccolo Karussell”: si tratta infatti di un altro banking, ma dal raggio meno chiuso. Dopo il banking la pista prosegue con un'ampia piega a sinistra, prima delle due curve a destra del Galgenkopf, da percorrere con un'unica traiettoria. All'uscita del Galgenkopf, il tracciato resta praticamente parallelo alla strada B258: si raggiunge la leggera salita del Döttinger Höhe, si superano l'Antoniusbuche e il Tiergarten per raccordarsi al nuovo circuito da F1 moderna che sostituisce in modo non del tutto degno l'Anello Sud.



5 commenti:

Alberto Schiavon ha detto...

Dio madonnaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Nic "Gomma Vecchia" ha detto...

Complimenti per il trattato, veramente passionale e professionale. Che bave... :)

Nic "Gomma Vecchia" ha detto...

...comunque sto guardando queste sere un pò di filmati riguardanti questo "circuito", che CIRCUITO NON E' , ci tengo a sottolinearlo, ma è una strada a senso unico senza limite di velocità... e ...che dire: fa paura! ma non la velocità, non le curve, sono le macchine che vanno troppo e troppo più forte delle moto o troppo, troppo più piano delle moto. E il problema è che girano insieme. Quindi se uno si vuole "godere" il tracciato non può perchè deve fissare sempre gli specchietti retrovisori col terrore di essere centrato da un'auto impazzita o se invece vuole correre non può perch 1 è pericoloso 2 non conosce la pista 3 ci sono veicoli più lenti 4 ci sarà sempre qualcuno che va di più... insomma un tormento!! Che sia questo il bello? non so, ditemelo voi, forse è perchè non ci sono ancora stato ma più guardo filmati e più mi vien voglia di correrci in auto più che in moto. OK adesso linciatemi...

Ricky ha detto...

Nic, per adesso ti rispondo io anche se ho solo l'esperienza di 7 miseri giri al ring.
Quando ho girato io sarà stata fortuna, ma ho sempre fatto giri puliti, trovi qualche macchina, qualcuna ti supera ma sempre senza problemi.
Non sei in pista, le macchine e le moto non si infilano in staccata alla morte, in teoria fino a che tu non segnali con la freccia che li hai visti arrivare non ti possono superare, regola che per i pochi giri fatti ho visto rispettare.
Gli specchietti li guardi ogni tanto quando puoi... ti assicuro che la pista te la godi lo stesso!
Adesso aspettiamo la risposta del Veterano del ring Nonno Albe.

Nic "Gomma Vecchia" ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=iwtyZosuPNE

audio a manetta


massa gente, massa pericolo, massa guardrail...
http://www.youtube.com/watch?v=Nb0zm_syBQI&feature=related

dopo so che no ndemo piano