martedì 6 maggio 2008

Ciao Martin




Uno di quei momenti che non vorresti arrivasse mai purtroppo è arrivato per un altro big delle Road Race britanniche: Il coraggioso pilota Martin Finnegan, autore di gesta meravigliose a bordo della sua mitica moto col numero 45, durante la Tandragee 100 motorbike Race è morto in seguito ad un grave incidente della 600 Supersport. E' una grande perdita per gli appassionati tutti e per chi lo amava e lo stimava.
Alcuni di noi hanno avuto la fortuna di vederti da vicino all'isola di Man e di ammirarti come pilota. Le tue imprese e la tua guida funambolica ci mancheranno. Ciao Martin.

6 commenti:

Antonio ha detto...

Mai mi fu dato di vedere un animale in cordoglio di sé. Un uccelletto cadrà morto di gelo giù dal ramo senza aver provato mai pena per sé stesso.

Nic "Gomma Vecchia" ha detto...

Cosa dire? ha fatto quello che gli piaceva di più e per questo ha perso la vita. Però sulla frase di Antonio vorrei spendere due parole: non dobbiamo pensare a noi stessi ma a coloro che restano e soffrono per noi. Ciao

Max ha detto...

Bisogna mettere in conto certe cose vista la professione. Ricordiamoci anche che "loro" olo fanno per diventare immortali...
e così sia!

P.S. I Romani al tempo dell'Impero, per fare il torto maggiore ad una persona sancivano che il suo nome, la sua immagine (i busti di marmo) venissero cancellati, questa era considerata la massima punizione...

Antonio ha detto...

Nick,
non vedo contraddizione tra la frase che ho citato e la tua considerazione sul fatto che chi resta e ci ama soffre....quello che facciamo quando guidiamo una moto in pista o su strada rischiando la nostra vita e' realizzare un nostro sogno, sfogare una nostra passione....ma e' anche un atto di profondo egoismo.....come ce ne sono molti nella vita di un essere umano....e di un animale in genere.

Ciao
Antonio

Nic "Gomma Vecchia" ha detto...

No, non c'è contraddizione. Alcuni vedono il coraggio nell'aprire il gas, altri vedono il coraggio nel rinunciare a certe cose per il bene - o la felicità - di altri. Dipende dai punti di vista.

Antonio ha detto...

Non credo sia coraggio ne la prima ne la seconda cosa che hai detto...ma ovviamente è la mia opinione. La prima la definirei egoismo....la seconda la definirei responsabilità....