venerdì 30 maggio 2008

About Miller Motorsports Park

Miller Motorsports Park is a state-of-the-art road racing facility and is considered the finest of its type in North America. Opened in 2006, it now hosts many of the world's most significant racing series, including the FIM Superbike World Championship. The MMP track has four different configurations, ranging from two different 2.2-mile circuits (East and West Courses) to the 3.08-mile Perimeter/Outer Course, which will be used for World Superbike, and the 4.5-mile Full Course for the supporting AMA Superbike double-header event. The 3500-foot main straightaway allows the fastest cars and motorcycles to approach 200 mph before braking for Turn 1. The Outer Course eliminates the entire infield section and is one of the fastest track layouts in North America. While the track is basically flat, the design incorporates several elevation changes in order to add character, challenge and unparalleled sightlines for spectators



godete gente, godete!


giovedì 29 maggio 2008

Salt Lake Circuit: siete pronti?

Per la prima volta, per gli americani grassi ed abituati solo a mangiare e bere, per tutti i tifosi, l'evento dell'anno sta per consumarsi: SBK + AMA. Haga, Bailiss contro i fratelli Heiden e gli altri....

e che battaglia sia
e che lo spettacolo esploda !


martedì 27 maggio 2008

TT 2008

Un anno fa ero in partenza per l'esperienza piu' bella della mia vita....andare al TT con i miei amici e con la mia moto per vivere 12gg di passione nella mitica Isola di Man.....da oltre 100 anni teatro della famosa e pericolosissima corsa su strada.....quest'anno dovro' vederla in TV, con molto rammarico per non essere li.....purtroppo ci sono gia' notizie di cadute, in una e' stato coinvolto anche Conti, pilota Italiano che abbiamo conosciuto l'anno scorso, fortunatamente niente di serio. Il tempo in questi primi giorni di prove e' inoltre inclemente e quindi rischia di compromettere la possibilita' di acquistare confidenza con il circuito....a scapito di sicurezza e prestazioni. Speriamo migliori! Ecco il programma del TT Festival 2008:

Dal 24 al 30 Maggio: Prove Ufficiali.

Sabato 31 Maggio - Superbike TT Race - Sidecar TT Race A

Lunedì 2 Giugno - Superstock TT Race - Supersport Junior TT Rac

Wednesday 4 Giugno - Supersport Junior TT Race B - Sidecar TT Ra

Friday 6th Giugno - Senior TT Racece

Saturday 7th Giugno - Lightweight TT Race and Ultra Lightweight TT Race (Billown Circuit –Castletown - IOM)

lunedì 19 maggio 2008

Grazie Robert!


Ti ricordo con affetto.

Ciao Robert!

Addio Robert!

Tragedia in IrlandaMuore Robert Dunlop

Otto anni dopo il più celebre Joey, deceduto in Estonia, anche il fratello ha perso la vita: fatale un incidente nelle qualifiche della North West 200. La moglie: "Sapeva cosa rischiava, ma era la sua vita"


Robert Dunlop, 47 anni, vincitore nel 2006 alla Nw200 in 125. Cortinovis
PORTRUSH (Irlanda del Nord), 16 maggio 2008 - Otto anni dopo Joey Dunlop, l’angelo demoniaco che vigila sulle gare stradali si è preso il fratello Robert. È accaduto giovedì sera, durante le qualifiche della North West 200, sul circuito stradale di 14,426 km che collega le cittadine di Portrush, Portstewart e Coleraine, in Irlanda del Nord. Giunto in prossimità di Mather’s Cross, il 47enne di Ballymoney (Irlanda del Nord) è stato catapultato a terra, a 260 km/h, dal grippaggio della sua Honda 250 e poi investito da Darren Burns, che lo seguiva a breve distanza.
SPECIALIZZATO - Sempre le prove di una gara stradale, ma in Estonia, erano invece costate la vita il 2 luglio 2000 a Joey: per dare l’addio all’uomo che con le sue 26 vittorie al Tourist Trophy e i 5 titoli di F.1 (antenata del Mondiale Superbike) aveva infiammato i motociclisti di tutto il mondo Ballymoney fu invasa da 50 mila persone. Robert era invece meno conosciuto all’estero perché, pur vincendo 5 TT, si era specializzato nelle piccole cilindrate: vi era stato costretto suo malgrado dal terribile botto al TT del 1994, quando sfiorò la morte per un’uscita di pista con la Honda Rc45 a Ballaugh Bridge. Rimase fermo per due stagioni, durante le quali si sottopose a numerosi interventi di allungamento e raddrizzamento della gamba destra.
GAMBA - "La gamba è a posto, ma i nervi delle braccia non sopportano sforzi eccessivi" ripeteva a chi gli chiedeva spiegazioni del passaggio alle moto più piccole. E quando qualcuno insinuava che fosse troppo vecchio per correre, lasciava rispondere i fatti. Come alla Nw200 del 2006, nella sua amata 125, quando recuperò un distacco di 6 secondi per andare a vincere per 193 millesimi su Michael Wilcox, dopo aver stabilito il nuovo record del tracciato. Al sorpasso decisivo, a pochi metri dalla fine, i 150 mila assiepati a bordo strada esplosero in un boato di gioia: era quella la quindicesima vittoria di Robert alla Nw200, 12 anni dopo la penultima.
"IT'S ROAD RACING" - "Robert non avrebbe mai smesso di correre – ha confidato in un’intervista la moglie Louise – amava farlo: era la sua vita. Ma allo stesso tempo sapeva che le gare stradali avrebbero potuto ucciderlo. Ed era preparato ad accettare il rischio". In segno di rispetto verso la famiglia Dunlop, gli organizzatori hanno cancellato tutti gli spettacoli previsti per oggi e l’esibizione aerea di domattina. Confermate, invece, le 7 gare di domani. Perché, come ripetono tutte le componenti di questo mondo, dopo aver espresso il proprio cordoglio per la triste fine di Robert: "It’s road racing", sono le gare stradali.

venerdì 16 maggio 2008

TEST RIDE DUCATI VARANO







Sabato 10 maggio io, Jody e Ale Matzuko siamo stati a Varano a provare le Ducati 1098S: gran bella moto, forse anche troppo…nel senso che mi aspettavo la solita Ducati scomoda e vigliacca e invece mi son trovato tra le gambe un gran bel gioiello forse un po’ troppo giapponese (ma non sono sicuramente io il più indicato per permettermi certi commenti o critiche). Un commento su Varano: pista piccola, lenta, parecchio tecnica e in certi punti con spazi di fuga veramente inesistenti (il bello è che ci fanno pure i Ducati Challenge e il Ninja Tophy…mah!!!!...secondo me sarebbe da rivedere parecchio). Comunque gran bella mezza giornata insieme e come sempre divertimento assicurato quando si va in pista....soprattutto gratis. Grazie Ducati! Ciaooooo Birex

mercoledì 14 maggio 2008

TROY e NITRONORI











Se fra un decennio ci ricorderemo ancora del mondiale SBK di questi ultimi anni, sarà sicuramente per molti grandi piloti che hanno calcato le piste di tutto il mondo, ma sarà soprattutto grazie alle gesta di due uomini in particolare, dico uomini perché loro lo sono veramente e grandi anche prima di essere due straordinari piloti. Mi sto riferendo a Troy Bayliss e Noriyuki Haga. Quando smetteranno (Troy già dall’anno prossimo) noi tutti appassionati ne sentiremo sicuramente la mancanza perché sono insostituibili come carisma, modo di guidare e di interpretare le gare.
Nitronori: già da fine anni 90, quando guidava la sua YZF 750 prima e R7 dopo mi ha fatto impazzire da subito col suo modo scanzonato e imprevedibile di guidare, con moto inferiori riusciva a colmare il gap con una classe ed un talento unici: straordinari i suoi primi duelli con Fogarty, Chili, Hodgson, Gobert, Corser e compagnia bella. Il suo casco Arai con le fiamme arancioni mi ha fatto impazzire per anni e ora quando lo vedo in testa al Puppy mi emoziono ancora.
Troy: cosa dire di Troy? E’ l’ultimo dei grandissimi piloti vecchio stile, tutto cuore, passione, tenacia, coraggio, esperienza, correttezza, umiltà…..un grandissimo in assoluto, superiore per tanti aspetti anche a Mister Fogarty, almeno secondo me. Uno che si mette a firmare autografi anche per due ore di fila col sorriso in bocca per soddisfare i suoi tifosi perché sa cos’è la passione prima di tutto. Uno che nel 2000 si è presentato a sostituire Fogarty a Monza e alla variante dopo il rettilineo dei box ha passato 4 piloti che lo precedevano con una staccata da paura che è passata alla storia…da quel giorno il mondo ha cominciato a conoscere Troy Corser.

martedì 13 maggio 2008

Mi consenta...

L'avete notata la maglietta??? Dopo le due gare strepitose un podio ancora più spettacolare...ho le lacrime dal ridere a pensare che a fatica Haga spiaccica 2 parole in italiano... ma quanto gas che ci da ragazzi!!
E' che si correva vicino ad Arcore...

Mike Hailwood l'Immenso







Volevo scrivere come in tante altre occasioni qualcosa di mio che illustrasse Mike Hailwood, ma dopo che mi è capitato sottomano un articoletto trovato in rete, ho ritenuto doveroso riportarlo paro paro sul nostro blog.
Ci si riferisce ad un episodio di corse accaduto tanti anni fa durante una gara del mondiale 500 tenutasi nella mitica Isle of Man in occasione del Tourist Trophy. E’ qualcosa di romantico e meraviglioso che sconfina nella leggenda del motociclismo.

E’ il 1965. E’ l’anno del debutto di Giacomo Agostini con la MV Agusta nelle 350 e 500. Il centauro di Lovere guida per la prima volta in corsa la mezzo litro di Cascina Costa nell’ouverture tricolore del 19 marzo all’autodromo di Modena. Vince a mani basse, senza avversari, anche se cade all’ultimo giro. Il bello avviene la settimana dopo sul tracciato rivierasco di Riccione dove per la prima volta il numero uno della MV Mike Hailwood (già quattro volte campione del Mondo, 10.000 sterline d’ingaggio annui!)) fa la “brutta” conoscenza di Mino.
E’ il primo match (finirà 42 a 30 a favore di Mike) e il nuovo poulain del Conte Agusta batte il fuoriclasse inglese. E’ l’apoteosi. Divampano le polemiche. Nasce il mito di Ago.
Pochi giorni dopo inizia il mondiale e Agostini, pilota straordinario e di grande intelligenza, capisce che è meglio fare una stagione di apprendistato dietro l’illustre caposquadra. Ma nella corsa più dura e blasonata, al Tourist Trophy dell’Isola di Man, arriva l’occasione per il colpaccio.
A metà gara, in una giornata del diavolo (acqua, grandine, nevischio e nebbia), Hailwood al comando delle 500 incappa in una spettacolare caduta a 200 all’ora. Evita miracolosamente alberi, pali e muretti e dopo una lunga strisciata sull’asfalto finisce fra il pubblico assiepato ai bordi del micidiale tracciato. Mike, disteso sull’asfalto sotto la pioggia battente, è stordito, ha la tuta a brandelli, il rosso del sangue marca il nero del cuoio. (Solo più tardi si saprà di quattro costole, un dito della mano e due dita del piede fratturati, oltre alle escoriazioni varie).
Qualcuno gli porge una boccetta di whisky, gli passano una… sigaretta accesa, tutti lo acclamano e lo incitano. La notizia che Agostini ha nel frattempo guadagnato la testa della corsa lo spinge come una molla a rimettersi in piedi e a sollevare la moto (la MV 500 4 superava i 200 kg!) per tentare di ripartire. Il motore è fumante e la moto gronda olio e benzina. Il plexiglass della carenatura è a pezzi. Quel che resta viene eliminato con un paio di pugni. A calci il pilota raddrizza il manubrio ed elimina la leva del freno posteriore, penzolante.
Sale in sella, lo spingono in discesa ma il motore recalcitra. Poi finalmente l’urlo rabbioso della “quattro”, anche se la plurifrazionata italiana “perde” un cilindro e viaggia, per i primi chilometri, a “tre”. Alla fine della corsa mancano tre giri (al Classic TT un giro corrispondeva a Km 60,270 !!!) e Mike si getta a capofitto (monogomma Dunlop, la stessa per asciutto e bagnato)) nei dislivelli del Mountain.
Una danza infernale, una mirabile pittura. Quando si dice l’arte di correre in motocicletta! Hailwood lima i muretti in mezzo ai paesi, si arrampica (fino a 750 metri di altezza) nei tornanti in salita fra il nevischio; allo Snaefell una folata gelida dei venti del nord lo ributta quasi a terra; torna a saltare sulla schiena del Ballaugh (sui 220 Kmh); poi giù al “Governor’s Bridge”; infine a 249 kmh piomba sul dritto di Douglas.
Un altro giro così ed è record sul bagnato: 166,500 kmh! (Riguardatevi il giro record di Shanghai sull’asciutto con le 800 MotoGp …). I meccanici della MV sono allibiti. Il pubblico è tutto in strada ad agitare ombrelli, fazzoletti e bandiere. Uno dopo l’altro Mike agguanta i fuggitivi. Un recupero su Agostini in testa, di quasi … 5 minuti!
E’ l’ultimo giro. Agostini è nel mirino, ancora pochi secondi ed è il sorpasso. Ma la quattro cilindri dell’italiano s’ammutolisce e l’inglese vola verso il trionfo e verso il suo quinto titolo iridato. Tagliato il traguardo, Mike sviene fra le braccia dei meccanici.
Una corsa mozzafiato, di cuore e audacia saldati con la tecnica più raffinata e l’intelligenza più viva: un esempio di straordinaria volontà, di indomito coraggio, di voglia di vincere. Questo era “Mike The bike”, il re della massima cilindrata, il fuoriclasse capace di meravigliare sempre e di vincere spesso in tutte le cilindrate, (50, 125, 250, 350, 500 GP e 750 Sbk, con motori a 2 e 4 tempi, monocilindrici, bicilindrici, tre, quattro, cinque, sei cilindri!), 9 volte campione del mondo in moto, un grande anche in auto, un vero gentleman. Forse, con Tazio Nuvolari, il più grande campione del motociclismo di tutti i tempi.

domenica 11 maggio 2008

Che spettacolo.....

.....la SBK/SS ieri!!!!! Ma avete visto le gare di SBK e SS a Monza ieri? Sembrava una gara di motard con percorrenze di curva di 150km/h superiori.....traversi in staccata e in curva, staccate e ingressi al limite dell'impossibile con spallate e gomitate per farsi spazio e restare in piedi....dal primo all'ultimo giro! La battaglia nella SS per il quarto posto poi....dimostrano una fiducia cieca negli altri piloti correndo a 300km/h in curva a 1cm dalla ruota di chi li precede!

Complimenti a tutti ma soprattutto alla mitica R1 e al mitico Haga che, pur soffrendo di un evidente gap di potenza e velocità massima, ha saputo, con molta astuzia e staccate da paura, tenere dietro tutta la truppa in gara 2!!! Peccato per il Fantastico Bayliss!

Per chi se la fosse persa....basta andare in worldsbk.com!

venerdì 9 maggio 2008

Le foto dei lettori - POMPOSA 2 Maggio 2008

Giornata in pista! Ecco per coloro che non lo conoscono un giro sul bellissimo circuito di Pomposa, un ringraziamento speciale va a Corrado, l'autore delle foto. Grande divertimento, molto ancora da imparare...come sempre!! Data 02/05/2008.

Ai box...

Prima curva ingresso rettilineo
Rettilineo!

Priam curva veloce a destra....

Parte "dietro", bellissima uscita dove si tirano tre marce da inclinati e poi si entra RIGOROSAMENTE di traverso in una curva lenta a dx...
Ingresso sul rettilineo parallelo ai box...
Doppia in piega da paura....
Parte mista di rientro...
Ultima variante....

Troooppo bello!!

















giovedì 8 maggio 2008

Yamaha Riding Experience......

......nessuno ci vieta di sognare di fare il rettilineo in discesa di Sugo impennati a 300km/h come fa Haga con la R1!

http://www.sportsland-sugo.jp/motorsports/event/20080518/pdf/08YRA%20A4.pdf

Nessuno ha in programma un giro nel sud-est asiatico?

http://malaysiangp.com.my/story/sepang-circuits-sepang-circuit-track-days

martedì 6 maggio 2008

Ciao Martin




Uno di quei momenti che non vorresti arrivasse mai purtroppo è arrivato per un altro big delle Road Race britanniche: Il coraggioso pilota Martin Finnegan, autore di gesta meravigliose a bordo della sua mitica moto col numero 45, durante la Tandragee 100 motorbike Race è morto in seguito ad un grave incidente della 600 Supersport. E' una grande perdita per gli appassionati tutti e per chi lo amava e lo stimava.
Alcuni di noi hanno avuto la fortuna di vederti da vicino all'isola di Man e di ammirarti come pilota. Le tue imprese e la tua guida funambolica ci mancheranno. Ciao Martin.

lunedì 5 maggio 2008

La nuova Saetta!

Sempre piu' bella!
Sempre piu' potente!
Sempre piu' efficace!
In una parola.....Saetta!


domenica 4 maggio 2008

Barber Motorsports Park

Ieri ho guardato su Sky una gara AMA Superbike Americana e sono rimasto estasiato da questa pista. Si trova in Alabama ed è piena di saliscendi e curvoni da "superpelo".
Aggiungo alcune informazioni:

Circuito
Il Barber Park, aperto nel 2003, è un circuito asfaltato di 3,7 km disegnato da Alan Wilson, circondato da boschi e prati. Il circuito ospita molte attività comprese quelle del Grand-Am del Vintage Racing Series, ed è sede del "Porsche Driving Experience." Ospita inoltre gare del campionato AMA Superbike.

Museo
Il Barber Vintage Motorsports Museum presenta una collezione di circa 900 pezzi tra motociclette e auto da corsa, moderne e d'antiquariato. È considerato il più grande museo del mondo di questo tipo (al dicembre 2007) Tra le auto da corsa vi è una Lotus e altre auto da corsa. La collezione di motociclette è d'importanza internzaionale e vanta moto dal 1904 alla produzione attuale. Ci sono moto provenienti da 16 paesi, per un totale di 140 produttori. Non mancano moto australiane, neozelandesi, e svedesi (http://www.barbermuseum.org/).

Misano secondo Max...


Si passa sul traguardo dopo aver inserito la 5a marcia e si tira fino al ponte, si stacca scalando una marcia e ci si infila tenendo bene la destra per poter essere nella giusta traiettoria per la sucessiva curva a sinistra. Questa va decisamente ritardata in modo da non trovarsi troppo esterni in uscita e poter accellerare mentre si curva a destra. Quì la moto va inclinata con decisione e va tenuta piegata mentre si cerca di accellerare il più possibile. Se si è fatto bene, si inserisce la 5a marcia a moto piegata dopo aver superato l'uscita dei box. Si tira fino ai 50 metri in vista della prima curva a destra delle RIO, in inserimento bisogna stare larghi mentre si scalano 2 marce cercando il cordolo interno. Appena raggiunto il punto di corda, si punta il gas e si cerca una traiettoria unica con la seconda a destra: qui ritardare è d'obbligo per poter uscire a destra ed essere ben posizionati per la sucessiva a sinistra. Se il cambio è ben rapportato, si può inserire una marcia prima di inserire a sinistra in modo da aumentare la percorrenza in vista del lungo tratto che porta alla QUERCIA. Si mettono tutte le marce (la 6a si inserisce poco dopo al ponte) e si tira senza paura. La QUERCIA è una curva molto più veloce di quanto ci aspetterebbe perchè la sede stradale è molto ampia, percui si stacca forte scalando 2 marce, si inserisce e si scala una ulteriore marcia all'ultimo istante per poter chiudere la traiettoria grazie alla leggera perdita di aderenza del posteriore. Si apre il gas al massimo radrizzando e lasciando scorrere la moto all'esterno (lo so che tutto ciò non sembra ortodosso, ma è l'unico modo che ho trovato per uscire col motore bene in tiro). Si tira bene fino alla 4a e si appoggia la 5a per poter scorrere veloci passando sul cordolo verniciato di verde a destra (stile Haga, per intenderci). Prima del TRAMONTO si deve staccare forte scalando 2 marce cercando di inserire larghi e di chiudere la traiettoria a 3/4 di cordolo a destra: qui meno si sta piegati e meglio è. Il rettilineo è lungo, meglio mettersi bene in carena e snocciolare tutte le marce fino al curvone. Io alleggerisco il gas e inserisco (ma immagino sia sbagliato) e mi lascio proiettare fino al secondo curvone senza più alleggerire. L'ultimo curvone è un po' parabolico ed è molto, molto più veloce di quanto immaginabile. Si scala una marcia e dopo il punto di corda si riapre il gas fin sotto al CARRO. Ci si deve mantenere bene a sinistra, si scalano 2 marce e si cerca il cordolo a 3/4 mantenendosi in uscita a metà pista per impostare la sucessiva a sinistra dopo aver inserito la 4a marcia. Le ultime curve vanno fatte col motore ben in tiro e il giro è fatto! Best: 1' 55" 22 con R6 del 2003...

venerdì 2 maggio 2008

MAX BIAGGI







So che non aggiungerò nuovi amici alla mia lista…..sono Kawasakista e molti già la considerano una cosa strana, perché essere appassionato di un marchio che non vince nelle corse oggi non fa tendenza ( basti pensare a quanti sono diventati Yamahisti negli ultimi anni o Ducatisti in quest’ultimo….chissà come mai!!!!....e poi ci sono molti che non sanno neanche che il motomondiale esisteva anche prima del 1997!!!!...) ma più che altro sono stato e sono tuttora un grande tifoso di Max Biaggi. Questo antipatico pilota romano mi piace parecchio, sarà perché è schietto e dice tutto quello che gli va di dire giusto o sbagliato che sia, sarà per la sua vena polemica e quella continua ricerca della perfezione nella messa a punto della moto, sarà per il suo stile di guida pulito da grande duecentocinquantista , sarà per le molteplici vittorie con quell’Aprilia nera che tanto mi affascinava, sarà per i suoi duelli con Harada, Ukawa e Waldmann momenti indimenticabili del motociclismo, sarà perché dicevano che vinceva solo perche aveva la moto migliore e poi nel 97 è passato alla Honda con un team semiprivato gestito da Erv Kanemoto e ha bastonato tutti lo stesso: infatti i tre piloti nominati in precedenza e un Capirossi in gran forma hanno dovuto ancora inchinarsi alla sua classe. Quando poi approdò in 500 nel 1998 e vinse la prima gara a Suzuka con una Honda ancora semiprivata, un certo signor Doohan, prima di litigarci nel corso della stagione, disse: ‘’Max è un grande….non ho mai visto nessuno guidare una 500 come lui negli ultimi 5 anni…sarà bello combattere con Biaggi quest’anno’’ . Poi sappiamo come è andata a finire ma in quella stagione Doohan aveva trovato un avversario degno di grandi sfide. Ecco ragazzi, io ho vissuto quegli anni e mi son bastati per dire che Max è stato ed è uno dei grandissimi del motociclismo.