martedì 27 maggio 2025

Guida con la testa!

USA la testa, non il culo!   Specialmente se hai deciso di scendere in pista dopo più di una decade con una fantastica BMW S1000RR ...

Ahh, ma cosa hai capito?!? Non intendo usare giudizio e criterio, no, no, intendo usare la testa, muoverla, spostarla, usarla proprio per far girare la moto!

La moto



Prima però vediamo la moto oggetto della prova: BMW S1000RR MY2025 fornita in due versioni: quella normale (grigia) e l’allestimento M (bianca-rossa-blu). Vediamo le differenze: a livello aereodinamico non vi sono differenze, solamente la versione M differisce per l’uso del carbonio nelle superfici aeree. Mentre a livello dinamico le differenze sono maggiori: entrambe hanno un frontale granitico ma la versione M, grazie ai cerchi in carbonio, guadagna maneggevolezza e velocità nel cambio direzione nelle varianti. Inoltre la versione M ha una sella racing che ricorda una classica sella in neoprene dura, piatta e non contenitiva, quindi adatta agli spostamenti ampi e rapidi sulla sella; e infine ha un gas rapido (elettronico) che in soli 58 gradi permette di dare ‘full gas’ senza però perdere la capacità di essere precisi a dosare il gas quando lo si deve semplicemente puntare al 10% .. 20%.

Le gomme

Le gomme in dotazione sono state delle Metzeller Racetech Slick che hanno un basso tempo di riscaldamento tanto che non richiedono le termocoperte. Direi gomme ottime per gli amatori che vogliono provare l'ebrezza delle slick senza perdere tempo con tutti gli accessori annessi e connessi. Inoltre, il nostro tester ci diceva che durano parecchio tanto che non le hanno mai cambiate su nessuna moto nonostante che le moto fossero sempre in pista per utti i turni della giornata.

Il circuito



Misano World Circuit... niente da aggiungere.

La tecnica...

Dopo il primo turno, io e Aldo ci siamo resi conto che questa R1000 RR è una moto diversa: anteriore granitico, tanta stabilità in curva (anche grazie alle grandi ali aereodinamiche) e una agilità non proprio da gazzella (al primo turno avevamo entrambi la versione non-M, quindi con i cerchi forgiati). Però abbiamo anche capito che ha bisogno di essere guidata molto di anteriore, e quindi usando molto la testa: ossia andando a fare perno sul serbatoio, aggrappandosi con la gamba esterna e il braccio esterno, spostando il peso in avanti e la testa e spalle il più possibile fuori per dare peso alla gomma anteriore e quindi sfruttare le doti ciclistiche del mezzo.



I consigli...

La fortuna ha voluto, che grazie alla nostra innata simpatia ci siamo guadagnati un piccolo corso di guida gratuito, in quanto durante una pausa ci siamo recati all'hospitality dove c'era una bellissima M sul cavalletto centrale. Dopo aver provato qualche posizione, un ragazzo del team ci è venuto a correggere e così abbiamo avuto la conferma che la moto va guidata effettivamente con il corpo e la testa. Inoltre ci ha corretto la posizione dei piedi perché entrambi tendevamo a stare in punta anche sul rettilineo e anche con il piede esterno alla curva. Invece lui ci ha fatto sentire quanto più saldi e stabili ci si senta se durante il rettilineo si portino i piedi in posizione di riposo (ossia quando le pedane sono a filo del rialzo dei tacchi) e quanto tale postura aiuti a sentirsi più saldi durante la curva se solo il piede interno si sposta a fare perno sulla pedana (ossia quando la punta della pedana è posizionata al centro della palma dei piedi, vicino alle dita). Ecco Aldo che si allena:


Infine...

Che dire, alla fine la moto è una gran moto, la pista è una gran pista, ma è difficile cambiare stile di guida dopo tanti anni di motina 600...







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