Siete tutti invitati, belli o brutti, lenti o veloci, manette o saponette al bellissimo giro FUTA che si terrà il 8 Maggio. Programma:
- partenza da Terme Euganee alle ore 9:00
- ritrovo a Bologna con il gruppo dei bolognesi alle 10:00 - 10:15
- salita per la SS. Futa e ritrovo al piazzale del passo della Raticosa
- Aperitivo al passo
- giretto per raggiungere il ristorante che servirà una ottima e abbiontante fiorentina
- FIORENTINA
- giro a scelta da decidersi a seconda dello stato dei motociclisti (Fiorenzuola,
- rientro dalla Futa o da Monterenzio
- rientro per le ore 19 a Padova.
Accorrete numerosi ! A seconda del numero dei parteciparti provvederò a prenotare il ristorante più adatto ad ospitarci.
Per ora i confermati sono:
- io
- France
- Aldo
- Gaddo
- Franco
- Giacomo
P.S. L'invito è aperto a tutti, i veloci aspetteranno quelli lenti ai vari passi.
martedì 27 aprile 2010
martedì 20 aprile 2010
ehhh... la moto fa cose incredibili!
Riporto, pari pari, questo articolo , ormai vecchiotto, di quel tale che commenta la GP...che ad alcuni sta sui maroni, ma certe volte merita ascolto: questa è una di quelle volte.
Ho girato con Schumacher!
di Guido Meda
Ogni tanto capita che ti invitino a girare in pista. Guardi fuori dalla finestra e, nella fattispecie, piove. Appuntamento a Franciacorta (Brescia) alle 16.15 con Angelo Crippa, direttore generale di Ktm Italia, per tre ore di pista riservata. "Siamo lì a testare delle moto. Vieni con noi?" ci aveva detto al telefono . E' un privilegio irrinunciabile, sarà un gran bel giocare.
A Franciacorta l'atmosfera è strana. La Ktm è schierata ufficialissima. Ci sono i Carabinieri, le transenne e nel box un tavolo apparecchiato con bevande e frutta fresca. "Crippa cosa c'è sotto?". "Beh, ora te lo dico: oggi giri con Schumacher". Ecco fatto. Con Schumacher avevamo parlato di moto un paio di mesi fa a San Marino, e lui, cordiale e riservato, aveva buttato là l'invito a girare insieme. Poi, ecco, si vede che poi l'ha detto a Crippa. Tre Ktm Superduke 990 (una delle quali ha il numero 7 e sette stelline adesive sulla tabella), la Rc8 1200 che partecipa al mondiale Superstock e due supermotard sono lì nel box. Schumacher doveva arrivare in elicottero dalla Germania, ma è stato fermato a Chioggia da un temporale. Luca Badoer (collaudatore Ferrari F1) ha raccolto lui e il suo amico in macchina e si è sparato a Franciacorta in un amen. Arrivano che con Marco Selvetti, collega, straordinario compagno di giochi e istruttore di guida, abbiamo già fatto - sul bagnato - una sorta di shakedown delle Superduke.
La pista è fantastica, sicura, dinamica e faticosa. I convenevoli a questo punto, e quello di Schumacher è un bel sorriso, goduto e gentile. Ha la faccia di uno che sta bene lì, in quel momento lì. Si inguaina nella sua tuta arancione che piove meno, accende il motore che non piove più. Capita giusto a lui! "Andiamo - dice in un buon italiano - vai davanti che ti seguo". Bella situazione. Cosa vuol misurare questo in un banale amatore? Piano piano, poi un po' di più, poi le traiettorie si asciugano e si può spingere. La Superduke è bella leggera, il motore spinge forte e il manubrio alto è perfetto per una pista tormentata come Franciacorta. Schumi si fa sentire in staccata, ti affianca in rettilineo. Ma non rischia. Non ti infila cattivo, neppure quando sbagli. Perché sbagli, altrochè. Pensi: "ho dietro Schumacher" , ma ci pensi troppo e vai largo. Poi si cambia. Lui davanti noi dietro. E adesso pensi: "ho Schumacher davanti". E non vuoi farti staccare. E risbagli. Il passo è più o meno lo stesso. Ma man mano che i giri passano lui tiene bene di fisico, mentre noi sentiamo la stanchezza.
In pista arriva anche Badoer e fa il suo passo. Che è più lento del nostro. Schumi lo passa mettendo le ruote sul cordolo esterno. Calcola si e no 40 centimetri di spazio e ci si infila come uno esperto. E' esperto. Caspita se lo è! Sulla moto stile e posizione son quel che sono, ma ha capito tutto, sfrutta tutto: la piega, il ginocchio, il motore. Non forza laddove l'anteriore potrebbe abbandonarci e alle prime due gocce di pioggia nuova alza un braccio e la visiera: "Non voglio rischiare. Vado a mettere le rain". Sarà in realtà una sosta breve in cui le rain resteranno impilate perché non piove abbastanza. E' in quei minuti che vedi Schumacher come funziona, come ha funzionato. Parla con Arnaldo Nìcoli, ex tostissimo campione dell'enduro e supertecnico della casa austriaca. Chiede settaggi micrometrici, assume informazioni sul funzionamento del motore e persino delle termocoperte, mentre tu, con una sensibilità pari a zero, non fai altro che assumere delle bevande.
Entriamo e usciamo per nuove serie di giri, mentre un po' piove e un po' smette. Ci fermiamo a bordo pista quando il suo amico tedesco casca e pesta forte il costato, ma non è nulla. Michael gli dice "se pestavi la testa forse miglioravi". Avanti così con le Superduke fino al cambio moto. Esce con la Rc8 1200, quella che debutterà in Superbike nel 2009. Ha cavalli e motore da vendere e lo porta stavolta lontanissimo dai nostri occhi. Ora vedi giusto in lontananza le sfiaccole di scintille che escono dalle sue saponette (protezioni delle ginocchia) che strusciano sull'asfalto. "Le ho fatte io ? spiega - Ho applicato sulla plastica una fetta di titanio, così non si consumano subito e non sto sempre a cambiarle. E poi il fuoco...spaventa chi mi segue vero?". Un piccolo colpo di genio. La Rc8 non lo convince del tutto. Torna e snocciola al telefono col progettista della moto una serie di osservazioni che corrispondono a ciò che già la Ktm aveva desunto facendo lavorare i suoi collaudatori. "E' come se Michael - dice Angelo Crippa - avesse un pendolo sul fondoschiena. Sente tutto. Mai vista una cosa del genere".
Sia chiaro: questa benedetta Rc8 la voleva solo provare. Togliersi una curiosità da potenziale acquirente, lui che di moto ne ha tante davvero, lui che di Ktm è fedele estimatore. Non ha ambizioni nel mondiale superbike se è questo che vi chiedete o che sentite dire; è realista e consapevole, appassionato davvero, punto. Nel box parla di moto con ognuno di noi, come facciamo tra noi di solito. Misto inglese-italiano, ma il gergo è lo stesso: la traiettoria tale la devo prendere più larga, ho visto che dove voi usate la terza io uso la seconda, belle queste gomme ma l'anteriore è già finito. Normale, privo di menate, di esigenze da strafigo. Che ti vien male a pensare di parlargli d'altro, di macchine ad esempio. Ti racconta insieme a Badoer del motore della Enzo e ti dice che Suzuka è il suo circuito preferito. Che ha preso nel suo cuore il posto di Spa, dove con le F1 di adesso i passaggi che una volta richiedevano manico li puoi fare "flat", in pieno. Poi sparisce un minuto e torna abbracciato ad una cassetta di birra. Lancia, con tutti noi, un brindisi alla giornata, dice grazie con un bel sorriso e si attacca a un mezzo toscano.
Guardalo lì. Pare una gita, difatti lo è. Ambizioni esagerate sulle quali speculare? Non se ne parla, non ve n'è l'ombra, non avverti l'esigenza. Lo Schumi nel box delle moto è proprio una brava persona, dimensionata e con i piedi per terra. In pista è un agonista che quando sta davanti si volta indietro ad ogni rettilineo per vedere se sei lì o se ti ha staccato. Che ogni tanto prende a pugni il cronometro, che ha sempre scandito la sua vita, che stavolta non ha funzionato. Almeno così dicono. Che fortuna!
Ho girato con Schumacher!
di Guido Meda
Ogni tanto capita che ti invitino a girare in pista. Guardi fuori dalla finestra e, nella fattispecie, piove. Appuntamento a Franciacorta (Brescia) alle 16.15 con Angelo Crippa, direttore generale di Ktm Italia, per tre ore di pista riservata. "Siamo lì a testare delle moto. Vieni con noi?" ci aveva detto al telefono . E' un privilegio irrinunciabile, sarà un gran bel giocare.
A Franciacorta l'atmosfera è strana. La Ktm è schierata ufficialissima. Ci sono i Carabinieri, le transenne e nel box un tavolo apparecchiato con bevande e frutta fresca. "Crippa cosa c'è sotto?". "Beh, ora te lo dico: oggi giri con Schumacher". Ecco fatto. Con Schumacher avevamo parlato di moto un paio di mesi fa a San Marino, e lui, cordiale e riservato, aveva buttato là l'invito a girare insieme. Poi, ecco, si vede che poi l'ha detto a Crippa. Tre Ktm Superduke 990 (una delle quali ha il numero 7 e sette stelline adesive sulla tabella), la Rc8 1200 che partecipa al mondiale Superstock e due supermotard sono lì nel box. Schumacher doveva arrivare in elicottero dalla Germania, ma è stato fermato a Chioggia da un temporale. Luca Badoer (collaudatore Ferrari F1) ha raccolto lui e il suo amico in macchina e si è sparato a Franciacorta in un amen. Arrivano che con Marco Selvetti, collega, straordinario compagno di giochi e istruttore di guida, abbiamo già fatto - sul bagnato - una sorta di shakedown delle Superduke.
La pista è fantastica, sicura, dinamica e faticosa. I convenevoli a questo punto, e quello di Schumacher è un bel sorriso, goduto e gentile. Ha la faccia di uno che sta bene lì, in quel momento lì. Si inguaina nella sua tuta arancione che piove meno, accende il motore che non piove più. Capita giusto a lui! "Andiamo - dice in un buon italiano - vai davanti che ti seguo". Bella situazione. Cosa vuol misurare questo in un banale amatore? Piano piano, poi un po' di più, poi le traiettorie si asciugano e si può spingere. La Superduke è bella leggera, il motore spinge forte e il manubrio alto è perfetto per una pista tormentata come Franciacorta. Schumi si fa sentire in staccata, ti affianca in rettilineo. Ma non rischia. Non ti infila cattivo, neppure quando sbagli. Perché sbagli, altrochè. Pensi: "ho dietro Schumacher" , ma ci pensi troppo e vai largo. Poi si cambia. Lui davanti noi dietro. E adesso pensi: "ho Schumacher davanti". E non vuoi farti staccare. E risbagli. Il passo è più o meno lo stesso. Ma man mano che i giri passano lui tiene bene di fisico, mentre noi sentiamo la stanchezza.
In pista arriva anche Badoer e fa il suo passo. Che è più lento del nostro. Schumi lo passa mettendo le ruote sul cordolo esterno. Calcola si e no 40 centimetri di spazio e ci si infila come uno esperto. E' esperto. Caspita se lo è! Sulla moto stile e posizione son quel che sono, ma ha capito tutto, sfrutta tutto: la piega, il ginocchio, il motore. Non forza laddove l'anteriore potrebbe abbandonarci e alle prime due gocce di pioggia nuova alza un braccio e la visiera: "Non voglio rischiare. Vado a mettere le rain". Sarà in realtà una sosta breve in cui le rain resteranno impilate perché non piove abbastanza. E' in quei minuti che vedi Schumacher come funziona, come ha funzionato. Parla con Arnaldo Nìcoli, ex tostissimo campione dell'enduro e supertecnico della casa austriaca. Chiede settaggi micrometrici, assume informazioni sul funzionamento del motore e persino delle termocoperte, mentre tu, con una sensibilità pari a zero, non fai altro che assumere delle bevande.
Entriamo e usciamo per nuove serie di giri, mentre un po' piove e un po' smette. Ci fermiamo a bordo pista quando il suo amico tedesco casca e pesta forte il costato, ma non è nulla. Michael gli dice "se pestavi la testa forse miglioravi". Avanti così con le Superduke fino al cambio moto. Esce con la Rc8 1200, quella che debutterà in Superbike nel 2009. Ha cavalli e motore da vendere e lo porta stavolta lontanissimo dai nostri occhi. Ora vedi giusto in lontananza le sfiaccole di scintille che escono dalle sue saponette (protezioni delle ginocchia) che strusciano sull'asfalto. "Le ho fatte io ? spiega - Ho applicato sulla plastica una fetta di titanio, così non si consumano subito e non sto sempre a cambiarle. E poi il fuoco...spaventa chi mi segue vero?". Un piccolo colpo di genio. La Rc8 non lo convince del tutto. Torna e snocciola al telefono col progettista della moto una serie di osservazioni che corrispondono a ciò che già la Ktm aveva desunto facendo lavorare i suoi collaudatori. "E' come se Michael - dice Angelo Crippa - avesse un pendolo sul fondoschiena. Sente tutto. Mai vista una cosa del genere".
Sia chiaro: questa benedetta Rc8 la voleva solo provare. Togliersi una curiosità da potenziale acquirente, lui che di moto ne ha tante davvero, lui che di Ktm è fedele estimatore. Non ha ambizioni nel mondiale superbike se è questo che vi chiedete o che sentite dire; è realista e consapevole, appassionato davvero, punto. Nel box parla di moto con ognuno di noi, come facciamo tra noi di solito. Misto inglese-italiano, ma il gergo è lo stesso: la traiettoria tale la devo prendere più larga, ho visto che dove voi usate la terza io uso la seconda, belle queste gomme ma l'anteriore è già finito. Normale, privo di menate, di esigenze da strafigo. Che ti vien male a pensare di parlargli d'altro, di macchine ad esempio. Ti racconta insieme a Badoer del motore della Enzo e ti dice che Suzuka è il suo circuito preferito. Che ha preso nel suo cuore il posto di Spa, dove con le F1 di adesso i passaggi che una volta richiedevano manico li puoi fare "flat", in pieno. Poi sparisce un minuto e torna abbracciato ad una cassetta di birra. Lancia, con tutti noi, un brindisi alla giornata, dice grazie con un bel sorriso e si attacca a un mezzo toscano.
Guardalo lì. Pare una gita, difatti lo è. Ambizioni esagerate sulle quali speculare? Non se ne parla, non ve n'è l'ombra, non avverti l'esigenza. Lo Schumi nel box delle moto è proprio una brava persona, dimensionata e con i piedi per terra. In pista è un agonista che quando sta davanti si volta indietro ad ogni rettilineo per vedere se sei lì o se ti ha staccato. Che ogni tanto prende a pugni il cronometro, che ha sempre scandito la sua vita, che stavolta non ha funzionato. Almeno così dicono. Che fortuna!
domenica 11 aprile 2010
La prima uscita in Futa della stagione
Ieri prima uscita della stagione, giornata stupenda. Io, Richi e Giacomo abbiamo ritrovo alle 9:30 all'ingresso autostradale di Terme Euganee: io arrivo con 10 minuti di ritardo visto che "non mi ero accorto" che l'olio motore era un po' basso, quindi ho provveduto con un rabbocchino dell'ultimo minuto. Parto, è la prima volta che guido il Caponord dopo un inverno intero, devo dire che sono un po' intimorito. Parto, e già dopo 2 curve ritrovo il feeling. La moto é tagliandata, ho proceduto io stesso alla pulizia del filtro aria e alla sostituzione delle candele: salgo dal sottopasso della stazione di Montegrotto e decollo, acc, mai successo, ha birra la bambina (oppure sono solo io che non ricordo quanto vanno veloci le moto)!
A Bologna ci fermiamo al solito benzinaio a San Lazzaro per incontrarci con gli altri: Silvano con la sua Hayabusa, France con la Buell, Davide (amico di Silvano) con una Hornet 600 e Matteo con un GS1150 adventure. Gaddo ci raggiungerà dopo, Aldo con la donna anche.
Saliamo passando per Monterenzio perché ci dicono che la Futa è ancora sporca. Saliamo velocini, sciolti, senza strafare.
Alla Raticosa facciamo 2 chiacchere e prenotiamo un agriturismo consigliato dall'amico dell'amico per le 12:45. Al momento di partire, arriva Aldo e signora sulla sua bella BMW R1100S (quella da zio, per intenderci!). Pranziamo a suon di tortelli di patate, tagliatelle ai funghi porcini e Richi prende pure i tortellini in brodo: spettacolo! Poi tagliata per tutti, vino e ammazzacaffè tanto per sciogliere i polsi... Arriva anche Gaddo, con il suo BMW 1150 GS Adventure, è carico come una molla e incazzato perché per arrivare all'agriturismo ha preso uno sterrato invece che della strada asfaltata che evidentemente gli era stata spiegata male.
Decidiamo di scendere a Casterl del Rio e di tornare alla Raticosa passando per Fiorenzuola. France scambia la moto con Matte, lui é talmente infogonato della Buell che sbaglia strada: ci perdiamo e ci diamo appuntamento a Fiorenzuola. Gaddo e Davide spariscono all'orizzonte: vanno veramente troppo forte per noi e 2 o 3 volte rallentano per attenderci.
Dopo aver passato Castel del Rio, troviamo un bel gruppone di motociclisti che si accodano, e così é fino al benzinaio Agip di Fiorenzuola. Io guido bene, mi piace, il Caponord spinge bene e il motore è molto pieno fin da sotto (beato bicilindrico), ho messo i pantaloni della tuta in pelle con le ginocchiere per non lasciar solo Giacomo che indossa la sua tuta nuovissima; mi sento bene e guido sporco aprendo il ginocchio e pogando con la testa per tenere la moto in traiettoria nei curvoni veloci. Arrivati all'Agip di Fiorenzuola, un gruppetto degli inseguitori mi si avvicina e uno mi dice "ohh, gran scuola! Hai dei numeri, é un piacere guardarti guidare"! Cazzo, son soddisfazioni queste!!!!
Ritroviamo Matte e France, io scambio il Caponord con la Buell e ci dirigiamo alla Raticosa: ormai sono le 15:45 e noi Padovani dobbiamo riprendere la strada di casa, sennó le donne ci spaccano I m..... !
Sono davanti a tutti, ma France col Caponord spinge e mi rampa in coppa. Onestamente non mi trovo subito con la Buel, faccio vari esperimenti per capire quale stile di guida sia più efficace per il bicilindrico tuttopepe, niente! France mi passa con una semplicità disarmante.. sigh. Arrivati all'incrocio con la statale della Futa, recupero le idee e mi accodo a France, ora sono intenzionato a dargli indietro il sorpasso. Sposto la mia seduta un poco più avanti e tengo il busto un po' più dritto di quanto avevo fatto prima: questa è una posizione di guida più efficace, la moto è potente, il motore tuona (ehh, tuona perchè ha il doppio scarico che suona basso basso come un trombone), il monodisco anteriore è veramente potente e molto ben modulabile, peccato solo per una leggera vibrazione dell'avantreno in staccata, forse causata dalle vibrazioni del bicilindrico stesso a bassi giri. In uscita di una curva impenno leggermente e l'avantreno galleggia: spettacolo!
Punto France, lo affianco ma lui non molla, io neppure! Passo a sinistra e inizio a spingere cercando di toccare col ginocchio senza riuscirci: sono vecchio o la moto è un pò alta di sella percui non è facile?!? Boh, non importa.
Arriviamo in cima alla Raticosa, sono felicissimo, mi sono proprio divertito!
Alle 16:10 ci separiamo, noi "padovani" ripartiamo percorrendo la Futa in direzione Bologna. La strada è più pulita di quanto mi aspettassi, bella, sempre bellissima, una strada che non lascia respiro: destra - sinistra - destra - sinistra - ... infinita! Ci alterniamo davanti, guidiamo fluidi senza mai forzare troppo: danziamo tra le curve.
A Bologna ci fermiamo al solito benzinaio a San Lazzaro per incontrarci con gli altri: Silvano con la sua Hayabusa, France con la Buell, Davide (amico di Silvano) con una Hornet 600 e Matteo con un GS1150 adventure. Gaddo ci raggiungerà dopo, Aldo con la donna anche.
Saliamo passando per Monterenzio perché ci dicono che la Futa è ancora sporca. Saliamo velocini, sciolti, senza strafare.
Alla Raticosa facciamo 2 chiacchere e prenotiamo un agriturismo consigliato dall'amico dell'amico per le 12:45. Al momento di partire, arriva Aldo e signora sulla sua bella BMW R1100S (quella da zio, per intenderci!). Pranziamo a suon di tortelli di patate, tagliatelle ai funghi porcini e Richi prende pure i tortellini in brodo: spettacolo! Poi tagliata per tutti, vino e ammazzacaffè tanto per sciogliere i polsi... Arriva anche Gaddo, con il suo BMW 1150 GS Adventure, è carico come una molla e incazzato perché per arrivare all'agriturismo ha preso uno sterrato invece che della strada asfaltata che evidentemente gli era stata spiegata male.
Decidiamo di scendere a Casterl del Rio e di tornare alla Raticosa passando per Fiorenzuola. France scambia la moto con Matte, lui é talmente infogonato della Buell che sbaglia strada: ci perdiamo e ci diamo appuntamento a Fiorenzuola. Gaddo e Davide spariscono all'orizzonte: vanno veramente troppo forte per noi e 2 o 3 volte rallentano per attenderci.
Dopo aver passato Castel del Rio, troviamo un bel gruppone di motociclisti che si accodano, e così é fino al benzinaio Agip di Fiorenzuola. Io guido bene, mi piace, il Caponord spinge bene e il motore è molto pieno fin da sotto (beato bicilindrico), ho messo i pantaloni della tuta in pelle con le ginocchiere per non lasciar solo Giacomo che indossa la sua tuta nuovissima; mi sento bene e guido sporco aprendo il ginocchio e pogando con la testa per tenere la moto in traiettoria nei curvoni veloci. Arrivati all'Agip di Fiorenzuola, un gruppetto degli inseguitori mi si avvicina e uno mi dice "ohh, gran scuola! Hai dei numeri, é un piacere guardarti guidare"! Cazzo, son soddisfazioni queste!!!!
Ritroviamo Matte e France, io scambio il Caponord con la Buell e ci dirigiamo alla Raticosa: ormai sono le 15:45 e noi Padovani dobbiamo riprendere la strada di casa, sennó le donne ci spaccano I m..... !
Sono davanti a tutti, ma France col Caponord spinge e mi rampa in coppa. Onestamente non mi trovo subito con la Buel, faccio vari esperimenti per capire quale stile di guida sia più efficace per il bicilindrico tuttopepe, niente! France mi passa con una semplicità disarmante.. sigh. Arrivati all'incrocio con la statale della Futa, recupero le idee e mi accodo a France, ora sono intenzionato a dargli indietro il sorpasso. Sposto la mia seduta un poco più avanti e tengo il busto un po' più dritto di quanto avevo fatto prima: questa è una posizione di guida più efficace, la moto è potente, il motore tuona (ehh, tuona perchè ha il doppio scarico che suona basso basso come un trombone), il monodisco anteriore è veramente potente e molto ben modulabile, peccato solo per una leggera vibrazione dell'avantreno in staccata, forse causata dalle vibrazioni del bicilindrico stesso a bassi giri. In uscita di una curva impenno leggermente e l'avantreno galleggia: spettacolo!
Punto France, lo affianco ma lui non molla, io neppure! Passo a sinistra e inizio a spingere cercando di toccare col ginocchio senza riuscirci: sono vecchio o la moto è un pò alta di sella percui non è facile?!? Boh, non importa.
Arriviamo in cima alla Raticosa, sono felicissimo, mi sono proprio divertito!
Alle 16:10 ci separiamo, noi "padovani" ripartiamo percorrendo la Futa in direzione Bologna. La strada è più pulita di quanto mi aspettassi, bella, sempre bellissima, una strada che non lascia respiro: destra - sinistra - destra - sinistra - ... infinita! Ci alterniamo davanti, guidiamo fluidi senza mai forzare troppo: danziamo tra le curve.
Bello, bellissimo, super !
giovedì 8 aprile 2010
mercoledì 7 aprile 2010
TT per tutti!!!
4000 euro che vi avanzano ed una "vecchietta" in garage? potreste realizzare il vostro sogno...
leggete qua:
http://www.runxfun.it/TOURISTTROPHY2010/tabid/131/Default.aspx
conosco di vista e via "web" alcuni ragazzi della Run X Fun ... sono gente simpatica ma seria e preparata.
Pensate che spettacolo partecipare!
leggete qua:
http://www.runxfun.it/TOURISTTROPHY2010/tabid/131/Default.aspx
conosco di vista e via "web" alcuni ragazzi della Run X Fun ... sono gente simpatica ma seria e preparata.
Pensate che spettacolo partecipare!
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